The plaque on the facade of the Library in Sovizzo ( a village near Vicenza), in via 4 Novembre (
the 4th of November is the italian anniversary of the end of the First World War ) is made of
stone with steel finishes, and is about 2 m high by 1.5 m wide.
The stele was placed on June 13, 1920 on the facade of the old town hall that now is a library; it
was put up by the Municipality as we can read “ The municipality of Sovizzo wanted the immortal
names of its guys, who died heroically for freedom and justice in the national war 1915-1918, to be
engraved here to their glory .
There are 44 surnames ( one refers to a soldier who died during the Civil War in Spain). There are
some recourring surnames Cecchinato, Romio and Schiavo that means that more members of the
same family group have fallen.
Over time the tombstone deteriorated, so it was moved for a few years to the Ossuary, a sacred
building built on the hill overlooking the village, and, after being restored ,on November 4, 2016, it
was put back in its original place. The intervention was commissioned by the Sovizzo Alpini Corps
in memory of the young people who did not return from the trenches
La lapide posta sulla facciata della Biblioteca di Sovizzo ( un piccolo paese vicino a Vicenza) , in
Via IV Novembre ( data della fine della prima Guerra Mondiale per l’Italia) è in pietra con
rifiniture in acciaio, ed è delle dimensioni di circa 2 m di altezza per 1,5 m di larghezza.
La stele fu installata il 13 giugno 1920 sulla facciata dell’allora municipio, oggi biblioteca; fu voluta
dalla Municipalità come si legge : “Il comune di Sovizzo volle qui incisi a sua a loro gloria i nomi
immortali dei suoi figli morti eroicamente per la libertà e la giustizia nella guerra nazionale 1915-
1918-
Ci sono 44 nomi: (uno riguarda un soldato caduto durante la guerra civile in Spagna). Si nota il
ricorrere di alcuni cognomi Cecchinato, Romio e Schiavo a significare che più membri dello stesso
gruppo famigliare sono caduti.
Col passare del tempo la lapide si deteriorò, perciò venne trasferita per qualche anno all’Ossario ,
un edificio sacro costruito sulla collina che domina il paese , e nel 2016, in occasione della
ricorrenza del 4 novembre (anniversario della fine della Prima Guerra mondiale) fu restaurata e
riposizionata nel suo luogo d’origine. L’intervento fu voluto dal corpo degli Alpini di Sovizzo in
memoria dei giovani che non tornarono dalla trincea.